Caro Don Roberto

non voglio disturbare con parole veloci ma voglio parlare con parole dettate dal cuore.

Il tempo è speciale e tutto ciò che ci viene donato da Nostro Signore è prezioso.

Il Signore ha fatto in modo che io vedessi la strada da percorrere ed io, all'inizio titubante e incerta, la sto percorrendo.

Sento di doverlo fare e così ho imparato a lasciarmi andare alla preghiera e pregare di più.

Don Roberto lei sa quanto è difficile convivere con una malattia e sa quanto affanno e dolore può portare la paura di non farcela ma io da quando ho conosciuto lei e il gruppo di preghiera mi sento diversa.

Sento di avere un'anima, la percepisco totalmente e sento di essere amata, curata e protetta da un abbraccio Santissimo.

Sapere di avere un cancro e vivere con la sofferenza oggi, ai miei occhi e soprattutto al mio cuore, ha una valenza diversa.

Penso a Gesù e a quanto ha sofferto, quando ha pregato per noi e la croce che ha portato per noi. Ed ecco che io divento piccola, umile e bisognosa di amore, misericordia che solo Lui sa donare.

Mi sento un granellino di sabbia in un deserto pieno di insidie, alla continua ricerca di Colui che possa salvare non solo il mio corpo ma soprattutto la mia anima.

Sono sincera mio caro Don Roberto, la prima volta che sono venuta alla Santa Messa di guarigione da Padre Marella non sapevo assolutamente nulla di ciò che sarebbe potuto accadere, pensavo ad una Messa durante la quale pregare e desiderare la mia guarigione. La sera stessa della mia prima messa ho sentito che qualcosa in me stava cambiando, qualcosa do meraviglioso stava accadendo, l'amore per la vita che fino a poche ore prima credevo di non averne più diritto.

Poi c'è stato il nostro colloquio e lì speravo in parole di guarigione che invece direttamente non sono arrivate. Ma i meravigliosi messaggi di Nostro Signore sono arrivati dopo ed è questa la mia testimonianza. Non sono mai arrivate parole dirette ma sono arrivate parole meravigliose  al mio cuore. Parole che solo osservando e non semplicemente guardando si possono carpire, carpire dai dettagli, dall'amore per Nostro Signore.

Io la ringrazio Don Roberto, perchè lei mi ha insegnato a lasciarmi andare alla preghiera, attraverso lei il Signore mi ha parlato e ogni giorno continua a farlo, ma soprattutto ho imparare ad aprire occhi e orecchie e a non chiudermi nella disperazione della mia malattia. Tra poche settimane dovrò fare i controlli per vedere se c'è stata una regressione della malattia, certo sono preoccupata, spaventata ma mi sento protetta, protetta con la preghiera e protetta da lassù!

Ogni istante per tranquillizzarmi penso all'incontro che ho avuto con lei e vorrei tanto poterne avere uno prima degli esami che farò il 28 dicembre.

Le sue parole mi scaldano il cuore e mi danno forza a non perdere fiducia.

Preghi per me Don Roberto, io pregherò, prego e mi abbandono al Signore perchè il Signore non mi abbandonerà MAI.

2018

Lettera firmata