La chiesa di Sant'Ilario a Montereggi si trova a Fiesole in località Montereggi.
È una delle chiese più antiche della diocesi, con notizie a partire dal secolo IX, a lungo sotto il patronato della famiglia fiorentina dei Baldovinetti, cui si deve la realizzazione dell'elegante ciborio in pietra serena, scolpita con motivi vegetali e l'arme della famiglia, datato 1470, murato a lato dell'altare maggiore.
Ospita una grande tavola cinquecentesca di Alessandro Fei del Barbiere raffigurante la Madonna col Bambino tra i Santi Giovanni Battista e Anna. In quel periodo la chiesa conobbe una maggior rilevanza: dal 1565, infatti, con il raggiungimento del titolo di pieve, fu consentito officiarvi il sacramento del battesimo e fu realizzato un fonte battesimale.
L'importanza della Pieve si accresce nel 1567 quando i suoi patroni Baldovinetti, signori anche di S. Maria a Buiano, a causa delle gravose spese per la manutenzione delle fabbriche e il mantenimento dei rettori (mentre sono misere le rendite delle due chiese) supplicano il vescovo di Fiesole di poter unire i due vicini popoli di Buiano e Montereggi sotto la pieve di S. Ilario, sconsacrando S. Maria a Buiano. Angelo da Diacceto, vescovo fiesolano (1566-1570), ritenne di accettare la proposta dei Baldovinetti per alleviare il peso economico della famiglia, impegnatasi a sostenere economicamente addirittura 4 chiese dell'alta valle: oltre alle due già citate anche S. Jacopo a Festigliano e S. Piero a Caligarza. Un'altra circostanza a favore della Pieve di Montereggi avvenne nel 1640, quando le fu sottoposta la prioria di S. Andrea a Veglia.
Il diritto di patronato dei Baldovinetti sulla Pieve ebbe fine il 19.10.1784, quando Ranieri Mancini, con decreto vescovile, la sottopose direttamente ai vescovi di Fiesole.
La Parrocchia Oggi
La Parrocchia della Pieve di Montereggi, di circa 500 abitanti, è relativamente vasta e allungata, dal Comune di Fiesole verso il Comune di Vaglia, con la quasi totalita' di case sparse, fatta eccezione di due piccoli agglomerati (Torre di Buiano e Olmo).
L'antica Pieve poi e' totalmente decentrata, quasi al confine opposto rispetto a Torre di Buiano e all'Olmo. Per questo e' difficile l'aggregazione e il funzionamento della ferialita', oltre ad avere nuclei familiari che usano le case come dormitori e sono orientati altrove e molto diffuso e' il rinchiudersi nelle proprie abitazioni. Senza contare che il lavoro e la scuola sono altrove, e che i nuclei sono relativamente anziani e che per muoversi occore l'automobile.
Tradizionalmente e' una Parrocchia dove si privilegia l' attivismo o la preparazione ad una festa rispetto alla spiritualita' o alla formazione per la quale non si viene, e gli anziani dovrebbero venire in auto accompagnati.
Negli anni '80 un terreno era stato donato alla Curia per edificare una Chiesa raggiungibile a piedi da Olmo e Buiano (L' Acquinvogliolo), ma e' stata lasciata decadere e il piano regolatore e' stato fatto senza prevederla prima del mio arrivo di Parroco; per di più, la Cappella dell' Olmo, situata in fondo privato, e' stata ripresa dagli eredi delle defunte. Fonte di Pastorale e' l'iniziazione cristiana che pero' e' stata interrotta perché i bambini si contano sulle dita e quelli dello stesso anno al massimo sono due. Le famiglie impegnate fuori e la scuola poi, portano ad inserirli nel catechismo in altre Parrocchie, ma soprattutto e' deprimente il catechismo con due bambini, di cui uno può essere assente. Inserirli nell'unita' pastorale ha pero' portato le giovani famiglie a fare un cammino a Caldine o a Pian del Mugnone.
La Pieve di Montereggi e' nell'unita' pastorale della Cattedrale per la strada che congiunge le due Chiese, ma in realtà la popolazione e' collegata con Caldine e via Faentina. Nella Parrocchia ci sono due piccoli consigli(pastorale e amministrativo), che si radunano una o due volte l' anno.
la pastorale fattibile è:
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la cura della Messa domenicale;
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la cura degli anziani e dei malati;
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i Sacramenti
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buoni rapporti umani con le famiglie.
il Parroco Don Roberto Peruzzi e' pero' responsabile della Missione S. Teresa di G.B., per la spiritualità, la preghiera, il sollievo della sofferenza e da tempo la Missione e' ottimamente inserita, sostenendo la Pieve economicamente, creando iniziative aperte a tutti. Sono stati sostenuti tanti lavori di miglioramento (pavimenti, bagni, tetto, dipinture, intonaci, porte etc. etc.) la casa canonica e' funzionale per ritiri nostri (anche di più giorni) e la Chiesa si apre per tante iniziative di preghiera, Parola di Dio, carità etc., alle quali partecipano tante persona (centinaia per volta) di svariate provenienze:
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ogni lunedì - incontro di preghiera O Messa o altro, ore 21;
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primo venerdì del mese in onore del S. Cuore, ore 21;
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quarto venerdì Via Crucis e S. Messa per gli ammalati, ore 16;
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quarta domenica di ogni mese - ritrovo spiritualità e fraternità;
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il mercoledì è dedicato come centro di ascolto e preghiera con colloqui con Don Roberto.
Recentemente, dopo averne informato il Vescovo, oltre queste iniziative e' sorto la devozione a Gesù Bambino (icona del Re d'Amore, Bambino di Praga, Bambino di Betlemme) e con il ritrovamento della reliquia della Croce del Re d'Amore. Tanti pellegrini salgono a Montereggi e il terzo sabato del mese e' dedicato all'adorazione Eucaristica di 24 ore. L' obbiettivo piano piano e' di far si che la Pieve possa avere un'apertura feriale continuativa per la preghiera e la devozione al Monte del Re (Montereggi) Re d'Amore (S. Bambino e S. Croce).
La Missione S. Teresa di Gesù Bambino, voluta dal Signore, guidata da Don Roberto Peruzzi approvata dal Vescovo di Fiesole, fu costituita nel luglio del 1991, come realizzazione di una parola profetica donata dal Signore a don Roberto. Essa esprime il progetto del Signore per una spiritualità incentrata principalmente sull'annuncio e l'esperienza di salvezza a tutti gli uomini, dalla Guarigione interiore a quella fisica, dalla Conversione alla Ricostruzione del cuore dei "lontani". Tutte le domeniche, alla pieve di Montereggi (Fiesole-Firenze), la Santa Messa e' celebrata da don Roberto Peruzzi con preghiere di Guarigione.
Anche in questo luogo, il Signore, per la Sua misericordia, per chiamare alla conversione del cuore, dona i "segni" della Sua presenza viva e reale in mezzo a noi, confermando davanti agli occhi di tutti la veridicità e fedeltà della Sua parola: "Ecco, Io sono con Voi tutti i giorni, fino alla fine dei tempi".
Durante le celebrazioni Eucaristiche il Signore rivela, i "segni" che Lui sta compiendo per il Suo popolo: guarigioni interiori e fisiche, interventi particolari nella vita di persone presenti. Le persone "toccate" subito si riconoscono e possono cosi immediatamente dar gloria a Dio per la grazia ricevuta. Sono infatti le testimonianze di guarigioni da malattie e infermità tra cui: leucemia, tumori etc. convalidate da un equipe di medici specialisti che vivono il nostro stesso cammino, risoluzioni di problemi legati al lavoro, alla famiglia etc. etc.
Missione S. Teresa di Gesù Bambino e'......
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ACCOGLIENZA, accoglienza verso tutti, chi arriva alla Missione per la prima volta viene accolto come un fratello. L'accoglienza e' un prezioso aiuto, una consolazione, un consiglio per il fratello che vive una situazione di difficoltà grande o piccola, sapendo sempre che una parola buona, un sorriso, una stretta di mano sincera per altro e' come un bicchiere d'acqua dato a Gesù.
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INTERCESSIONE, per il fratello ammalato nel corpo e nello spirito. La preghiera nasce dal cuore, non e' una petizione, ma e' la capacita' di consolare, di far crescere la speranza e la fede che guarisce: e' dono dello Spirito. Dobbiamo presentare al Signore ogni ammalato come persona viva, con amore, cercando di compartecipare alla sua realtà di sofferenza.
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PREGHIERA DI LODE, lode al Signore perché e' vivo in me, e' presente nella mia vita, perché mi custodisce e mi salva, perché mi libera dal male. La preghiera di lode e' una preghiera che nasce spontanea, non e' una preghiera precostruita, stampata nella nostra mente poi proclamata, ma e' una preghiera che nasce dal cuore, come dono dello Spirito Santo.
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GUARIGIONE, che passa attraverso la misericordia e la consolazione di Dio. Non solo guarigione fisica, ma soprattutto guarigione interiore, guarigione di tutto l'uomo. Si viene alla Missione S. Teresa con la certezza di incontrare il Signore che mi ascolta, che conosce la mia situazione e mi aiuterà senza dubbio, ma non come voglio io, ma secondo la sua volontà e secondo il progetto che Lui ha su di me.
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SPIRITUALITA', semplice come S. Teresa di Gesù Bambino ci insegna. E' la spiritualità della piccola via, della quotidianità che non va in cerca di effetti eclatanti o di miracolismi, ma una spiritualità tutta interiore. E' vivere il dono di essere per gli altri. La spiritualità della nostra missione e' nell'umiltà del servizio, sapendo che tutto quello che facciamo e' per Gesù.
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UN FIORIRE DI CENACOLI, piccoli gruppi di preghiera in famiglia che sperimentano la gioia e il desiderio di pregare insieme. Ne sono nati tanti, sparsi in Toscana e fuori ormai, in ogni cenacolo si vivono momenti di preghiera molto forti: insieme al rosario, con al centro la Madonna, si vive l' ascolto della parola, si condividono le proprie esperienze di vita alla luce del Vangelo. La Madonna benedice i cenacoli di preghiera.
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TESTIMONIANZA, di grazie ricevute, di una gioia ritrovata, della speranza che e' in noi. Molte persone sono venute per motivi gravi di malattia personale o di un familiare, oppure per uno smarrimento interiore; magari non hanno avuto quello che chiedevano, cioè la guarigione fisica, hanno pero' trovato un cambiamento, una guarigione interiore, una conversione del cuore che vale molto di più di una guarigione fisica. Alcuni hanno avuto anche la guarigione fisica, come segno tangibile di come la potenza e la misericordia di Dio e' unica.